martedì

Nel souk di Damasco ci sono le stelle solo di giorno...

Ho mosso i miei primi passi nella città e mi sono ritrovata in questo souk coperto e, alzando gli occhi al cielo, mi sono accorta che c'erano le stelle! Ci sono solo di giorno, perché quando il sole tramonta escono a rischiarare il cielo per poi tornare a ripararsi l'indomani all'alba...


Damasco gode di uno dei souk più grandi e vari che io abbia mai visto. Vendono di tutto, dai giocattoli all'intimo, agli articoli cosmetici, tessuti, perle, passamanerie luccicanti, scarpe, pentole, utensili da cucina e chi più ne ha più ne metta. Una delle parti più curiose è quella degli articoli da cartoleria,in cui nelle baracchette una in fianco all'altra, ci sono pacchi di fogli, penne e oggetti da ufficio. Il tipo di merce seria e professionale contrastava decisamente con lo spazio occupato, ma questo è il bello dei paesi lontani. Offrire una visione diversa del mondo rispetto a quella a cui siamo abituati.

La mia parte preferita era ovviamente il souk delle spezie all'estremità della città vecchia, la parte che confina coi quartieri cristiano e armeno. Qui c'è il trionfo dei profumi e dei colori, dove donne e uomini 
possono affondare le loro mani nelle polveri policrome per verificare se la merce li soddisfa. Cosa per noi impensabile!
Le spezie riflettono le caratteristiche del territorio ed i tipi di cibo consumati; quindi via il nostro rosmarino, origano e basilico rimpiazzati da cumino, curcuma e cannella. Disposti ad arte dai commercianti che vantano una tradizione millenaria di consumo e smercio di questi aromi.
La menta secca, il pepe, i mix vengono usati in mille modi, non solo nelle carni, ma anche nei paté o nelle zuppe. Così ogni materia prima da me conosciuta si ricopriva di una nuova veste riservando sempre nuove sorprese al mio palato.

Ho poi scoperto una cosa che forse già tutti sanno, Damasco è famosa per le sue rose! Si si...il tessuto damascato non fa che riprodurre rose di ogni forma. Da qui ad arrivare a pensare che da queste parti vengono abbondantemente coltivate per fare infusi, marmellate, acqua di rose e ogni altra sorta di prelibatezza, il passo era breve...ma non scontato!
I banchetti espongono fiori di mille tipi, molti dei quali veramente mai visti, oltre a quantità immense di zafferano siriano (devo ancora capire quale sia la differenza rispetto al nostro ed a quello iraniano.) Sicuramente deve essercene una notevole, visti i divari di prezzo!
Ecco alcune foto eloquenti di tutto quel che le parole non possono evocare con la stessa precisone.



 Il viaggio nella magnifica Siria deve incominciare da qui. Visto che il commercio e gli scambi in spezie sono il fulcro attorno a cui ruota la nascita, la sussistenza ed il fiorire di varie civiltà che hanno reso questi luoghi così magici e misteriosi.

1 commento:

  1. Un abbraccio alla gente siriana che vive dei giorni così duri. Bel paese, bella gente.

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