Delle volte nella vita succedono delle cose inaspettate, e così, in un luogo totalmente ostile e privo di umanità, mi è capitato di incontrare una persona veramente positiva. Come sia possibile non lo so, fatto sta che io da quel luogo me ne sono andata, ma la nostra amicizia è continuata anche se ci vediamo di rado. Lei è una ragazza giapponese (pertanto precisa al millesimo, educata che non dice mai di no) io una italiana all'ennesima potenza (caciarosa, che fa sempre le cose alla carlona e solo ciò che le va). Come dire...gli stereotipi hanno un fondo di verità sometimes! Al lavoro ci siamo incontrate e scontrate per tre mesi, lei, mia superiore ,mi ripeteva giornalmente che le cose "devono essere fatte in questo modo" ed io quotidianamente le rispondevo con qualche vaga giustificazione a proposito della mia imprecisione cronica. E lei ribatteva "si, si lo so", come rassegnata dal fatto che gli italiani raramente capiscono al volo cosa sia la meticolosità. Una sera mi ha invitata a cena a casa sua con qualche amico ed ho avuto il piacere di vederla "spignattare" tra wok, recipienti di brodo, gamberi reidratati, tofu, patate, funghi giapponesi e alghe di tutti i tipi. Si destreggiava con un'agilità e naturalezza tra le pentole e i fumi di quella cucina che mi sembrava di essere sul setting del film "Mangiare, bere, uomo, donna" di Ang Lee. Troppo esaltante! La cosa buffa era che io cercavo di starle dietro con un mini bloc notes per carpire dosi e procedimenti...ma alla fine ho ceduto ai sensi ed ho optato per godermi lo spettacolo e gustare il prodotto finito.
Dopo quel giorno mi ero ripromessa che avremmo dovuto ripetere l'evento, ma questa volta volevo prendere parte attiva allo spettacolo. L'occasione è arrivata quando è venuta a trovarmi a casa mia...per visitare Venezia. L'ho letteralmente braccata, rinchiusa nella mia pseudo cucina ed il risultato potete vederlo: Ravioli cinesi e zuppetta giapponese, che favola. Noi non avevamo a disposizione tutta una serie di attrezzi che abbiamo sostiutuito come potevamo, e tra i suoi ushhhh e ohhhhh, siamo riuscite in questa magnifica impresa.
Dopo quel giorno mi ero ripromessa che avremmo dovuto ripetere l'evento, ma questa volta volevo prendere parte attiva allo spettacolo. L'occasione è arrivata quando è venuta a trovarmi a casa mia...per visitare Venezia. L'ho letteralmente braccata, rinchiusa nella mia pseudo cucina ed il risultato potete vederlo: Ravioli cinesi e zuppetta giapponese, che favola. Noi non avevamo a disposizione tutta una serie di attrezzi che abbiamo sostiutuito come potevamo, e tra i suoi ushhhh e ohhhhh, siamo riuscite in questa magnifica impresa.
Ingredienti:
per la pasta dei ravioli:
abbiamo usato 4 bicchieri di farina e 1 di acqua
deve risultare un impasto liscio ed omogeneo non troppo duro. Fare una palla e mettere a riposare coperto da un telo o impellicolato.
Farcia:
3 hg pancetta di maiale cruda (la vendono tagliata a fette, meglio se ve la fate macinare)
2 hg gamberetti boreali sgusciati
2 cipollotti
2 hg funghi champignons
qb olio di sesamo e salsa soya
sale, pepe
Lavorare al mixer il maiale con un filo di acqua e sale, questo procedimento aiuta ad "impaccare" l'impasto. Aggiungere gli altri ingredienti, tritare fino ad ottenere un impasto omogeneo finemente sminuzzato. Mettere in frigo.
Prendere l'impasto dei ravioli, tagliarne una fetta e fare un serpentone, tagliarlo prima a metà, ogni parte a metà e via di seguito fino ad ottenere dei pezzetti della dimensione degli gnocchi.
Dopodichè prendere un mattarello, nel nostro caso abbiamo adattato una bottiglia di birra, e stendere la pasta partendo sempre dal centro. Bisogna girare l'impasto di un quarto di giro per ogni passata di mattarello, così vengono belli rotondi. Disporli su un piatto. Procedere in tal modo fino ad esaurimento della pasta. Prelevare la farcia dal frigo, e porne un cucchiaino al centro di ogni cerchio di pasta.
per la pasta dei ravioli:
abbiamo usato 4 bicchieri di farina e 1 di acqua
deve risultare un impasto liscio ed omogeneo non troppo duro. Fare una palla e mettere a riposare coperto da un telo o impellicolato.
Farcia:
3 hg pancetta di maiale cruda (la vendono tagliata a fette, meglio se ve la fate macinare)
2 hg gamberetti boreali sgusciati
2 cipollotti
2 hg funghi champignons
qb olio di sesamo e salsa soya
sale, pepe
Lavorare al mixer il maiale con un filo di acqua e sale, questo procedimento aiuta ad "impaccare" l'impasto. Aggiungere gli altri ingredienti, tritare fino ad ottenere un impasto omogeneo finemente sminuzzato. Mettere in frigo.
Prendere l'impasto dei ravioli, tagliarne una fetta e fare un serpentone, tagliarlo prima a metà, ogni parte a metà e via di seguito fino ad ottenere dei pezzetti della dimensione degli gnocchi.
Dopodichè prendere un mattarello, nel nostro caso abbiamo adattato una bottiglia di birra, e stendere la pasta partendo sempre dal centro. Bisogna girare l'impasto di un quarto di giro per ogni passata di mattarello, così vengono belli rotondi. Disporli su un piatto. Procedere in tal modo fino ad esaurimento della pasta. Prelevare la farcia dal frigo, e porne un cucchiaino al centro di ogni cerchio di pasta.
Quando tutti i ravioli sono belli e pronti le strade si biforcano. Ci sono in effetti due modi di cottura: al vapore o alla griglia. La mia amica mi diceva che la ricetta originale li prevederebbe al vapore, passarli sulla fiamma era un modo per smaltire gli avanzi del giorno prima.
Noi li abbiamo fatti direttamente in padella. Scaldare molto bene una padella, ungerla con poco olio di sesamo, disporre tutti i ravioli in file longitudinali sul fondo.Metterli uno attaccato all'altro in modo che si sorreggano a vicenda.
Noi li abbiamo fatti direttamente in padella. Scaldare molto bene una padella, ungerla con poco olio di sesamo, disporre tutti i ravioli in file longitudinali sul fondo.Metterli uno attaccato all'altro in modo che si sorreggano a vicenda.
Tenere a portata di mano un coperchio. Quando si è formata la crosticina sul fondo dei ravioli, versare con movimento veloce :-) abbondante salsa di soya e un bicchiere d'acqua, coprire subito. Questa operazione permette di catturare il vapore acqueo responsabile della cottura vera e propria. Lasciare finchè non risultano cotti, servire con salsa di soya (noi abbaimo fatto un miscuglio di soya e aceto balsamico, very good!)
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